Il Cacciatore di Kraken (Italian Edition) by Igor Damiani

autore:Igor Damiani [Damiani, Igor]
La lingua: ita
Format: epub
editore: anonymous
pubblicato: 2022-08-21T04:00:00+00:00

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Non è che mi aspettassi molto da Barentsburg sapendo che Longyearbyen fosse la città più dinamica e popolosa delle Svalbard, ma una tale desolazione andava oltre la mia immaginazione.

Ivar mi spiegò che la città, come anche quella di Pyramiden, in passato era popolata principalmente da minatori russi e che, dopo la caduta dell’Urss, si svuotò rapidamente. Solo qualche ambiguo personaggio aveva deciso di rimanere e inventarsi un qualche cosa per vivere, anche se un paio di centrali erano ancora attive e impiegavano dei lavoratori ucraini.

Così si spiegavano le poche attività in piedi destinate perlopiù ai turisti e curiosi provenienti da tutto il mondo.

“Non ci sono molti posti dove dormire qui”, mi disse la guida, “quindi io direi di dirigerci all’hotel più famoso della zona. Conosco chi ci lavora e, se tuo padre si è sistemato qui, è probabile che ci possano dare delle indicazioni”.

Annuì e segui Ivar su una motoslitta presa a noleggio e arrivammo all’Hotel Barentsburg nel giro di pochi minuti.

Lo stile richiamava pesantemente l’epoca sovietica, come d’altronde tutto l’insediamento intorno. Entrammo nell’edificio e dal modo in cui Ivar saluto l’uomo alla reception, mi fece intuire che avevamo trovato chi sperava di incontrare. Li sentì parlare velocemente nella loro lingua fino a quando, a un certo punto, l’impiegato dell’hotel si rivolse a me in inglese. Così gli diedi le credenziali di mio padre e gli feci vedere anche una foto, ma lui nell’osservarla fece un’espressione sconsolata. Così torno dietro il banco a consultare il registro delle presenze, ma incominciò a scuotere la testa per poi rivolgersi a me e dirmi che gli dispiaceva.

Certo, anche a me. Ivar lo salutò e uscimmo dall’hotel.

“Beh, potrebbe aver scelto un posto diverso dove dormire. Oppure magari è andato direttamente in mare e ha deciso di pernottare su una barca”.

“No”, disse Ivar. “Impossibile. Qui non ti permettono di prendere una barca e girare in autonomia come se nulla fosse senza utilizzare un viaggio organizzato o un’agenzia del luogo. Questo a causa del ghiaccio e degli istituti che ti parlavo prima che svolgono le loro ricerche. Potrebbe però, aver contattato una guida come me e a quel punto potrebbero aver preso una barca a noleggio, ma dubito che non abbia un appoggio qui sulla terraferma. Ad ogni modo, poco importa. Farò un giro intorno al porto e chiederò un po' in giro, tu prendi una stanza e riposati. Ci vediamo nel tardo pomeriggio in questo punto qui”. Ivar prese la mappa e mi segnò un luogo con la penna che sembrava essere una trattoria oppure un bar.

“Qui, se tutto va bene, questa sera potremmo incontrare qualcuno dei sommozzatori che lavoravano al recupero del sottomarino russo. E sono sicuro che saranno felici di stare a sentire una persona che non li prende per pazzi”.

“Bene, e io sarò felice di incontrarli. A dopo”. Salutata la guida, ragionai sul fatto che mi aveva lasciato di fronte all’hotel con la sicurezza che non avrei dovuto spostarmi da li.

Ma io, anche se non avevo molta intenzione di mettermi a riposare,

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